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La Sila. Paesaggio, uomo, storia, natura Un racconto per parole

 

sila1Introduce Rita Fiordalisi , Direttrice della Biblioteca Nazionale di Cosenza. Presiede e coordina Massimo Veltri, UNICAL

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 “Sila, un racconto per immagini”. Piergiorgio Iannaccaro, autore del libro “Sila, luoghi e stagioni”
 “Parco Nazionale della Sila, sentieri, tutela e sviluppo”. Mario Mele, Presidente della Sezione CAI di Cosenza
 “La Sila e il rapporto uomo, natura, paesaggio”. Carmine Lupia, Direttore della Riserva Naturale Regionale “Valli Cupe”

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La Calabria si snoda da Nord a Sud, formando uno stretto corridoio tra Mar Tirreno e Mar Ionio, occupato in gran parte da colline e montagne. Mentre a Nord il Massiccio del Pollino forma una cerniera tra Calabria e resto della penisola italiana, nella parte centrale del territorio si estende l’altipiano della Sila, con aspetti originali e fortemente caratterizzanti, legati all’orografia, all’altitudine, all’ambiente, al clima. L’aspetto peculiare e più descrittivo dell’originalità della montagna silana è rappresentato dalle sue foreste, E sono gli ecosistemi forestali della Sila l’oggetto della candidatura all’inclusione nella World Heritage List dell’Unesco, recentemente avanzata dal Parco Nazionale della Sila e ufficializzata a livello ministeriale. E’ realmente impressionante affacciarsi da punti panoramici dell’altipiano e ammirare a perdita d’occhio la copertura del territorio da parte di boschi dal colore verde cupo dei pini larici e degli abeti bianchi, è un’esperienza unica osservare un paesaggio dalle caratteristiche tipiche del grande Nord del mondo sotto l’intensa luce del Mediterraneo. Ciò ha colpito numerosi viaggiatori italiani e stranieri che hanno veduto nei paesaggi silani forti similitudini con luoghi lontani e hanno contemporaneamente colto l’assoluta originalità, se non l’unicità dell’ambiente silano. E non è da trascurare la riuscita integrazione tra opere dell’uomo, talora di enorme portata ambientale, e paesaggio della montagna silana, ove si pensi ai laghi artificiali, pensati per stimolare l’industrializzazione e la maggiore produttività agricola, e alle coltivazioni che si estendono nelle valli e nelle conche delimitate dalle dorsali montane. Unicità dell’ambiente silano e integrazione dell’uomo con i suoi segni significativi, sono il filo conduttore di una presentazione a più voci, che si propone di stimolare la riflessione sulla grandezza del patrimonio naturale rappresentato dalla Sila e sul potenziale, enorme impatto sociale ed economico, soltanto molto parzialmente colto e realizzato. (Prof.Massimo Veltri - Università della Calabria)

 

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