FAI, finito il primo step della formazione per addetto naturalistico ambientale
Ci sono anche gli studenti dell’Istituto superiore Da Vinci Nitti tra i 3.400 studenti che hanno preso parte ad importanti iniziative promosse dal Fai “I Giganti di Fallistro”.
In particolare gli alunni del dirigente scolastico, Giorgio Clarizio, hanno concluso la prima parte di un percorso di Alternanza scuola lavoro che ha coinvolto il Fondo Ambientale Italiano e l’Istituto superiore Da Vinci Nitti di Cosenza nella formazione di una importate figura professionale: l’addetto naturalistico ambientale. L’esperienza lavorativa si è svolta in parte all’interno della riserva naturale “I Giganti della Sila” e in parte con lezioni frontali a scuola.
“Il progetto che durerà 3 anni – spiega Simona Lo Bianco, responsabile della riserva naturale “I Giganti della Sila” di Fallistro, unico bene Fai in Calabria – in questa prima fase ha visto i ragazzi impegnati in attività quali analizzare le acque della Riserva, effettuare un censimento delle specie arboree presente al suo interno, misurare l’altezza ed il diametro dei Giganti, imparare nuove tecniche e metodologie di individuazione e ricognizione delle peculiarità floristiche e faunistiche. Davvero tante mansioni pratiche rese possibili anche grazie all’Ente Parco Nazionale della Sila il quale ci ha fornito gli attrezzi del mestiere”.
La chiusura del percorso Asl è stata festeggiata con un incontro che si è tenuto nella sede di piazza Cappello, a Cosenza, alla presenza del dirigente Clarizio, del responsabile dei percorsi di alternanza, Bruno Masottini e del tutor interno Flavia Tenuta con i ragazzi della Terza A che indossavano la divisa del Fai.
“Questo giorno di festa testimonia il loro entusiasmo – continua la responsabile Fai Lo Bianco, ma devo dire che i più entusiasti siamo noi grandi. E’ davvero una bellissima soddisfazione vedere ragazzi che apprendono con gioia e voglia quello che in futuro potrebbe essere il loro mestiere. Uno degli obiettivi del FAI è proprio l’educazione e la formazione, tanto che nel futuro ci auspichiamo di definire ancora meglio progetti didattici specifici affinché si possa sviluppare fin dalla giovane età quel senso di appartenenza e partecipazione fondamentale per instaurare un legame tra gli individui che devono essere consapevoli delle bellezze che ci circonda, come questo bosco monumentale della Sila”.
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