Cerenzia e la leggenda del drago a sette teste
La località silana di Cerenzia, protagonista di un bell'articolo sulla rivista nazionale e-borghi.
Alcuni borghi italiani celano misteri che a volte neppure gli abitanti stessi sono in grado di spiegare e attirano la curiosità dei turisti, amanti dell'ignoto e delle leggende. Tra questi borghi "misteriosi" c'è sicuramente Cerenzia, antichissimo borgo della Calabria in provincia di Crotone, fondata da popolazioni pre-romane. Acerenthia (questo il nome originale), infatti, fu fondata dagli Enotri o forse da Filottete, come sostiene lo storico greco Strabone. Contava all’incirca settemila abitanti, nove chiese e un vescovado, i cui resti della cattedrale sono tuttora presenti nel Parco Archeologico della Cerenzia Vecchia.
L'antica Chiesa
L’antica città prende il nome dal fiume Lese, un affluente del Neto che nasce dal Monte Sordillo, più precisamente dal versante orientale dell'altopiano della Sila.
parte delle antiche grotte.
Il Parco Archeologico di Akerentia rappresenta una delle massime espressioni del paesaggio della Presila Crotonese, date le condizioni di eccellente conservazione e l’assenza totale di elementi invasivi.
l'antico opificio
La rupe, costituita da rocce gessoso-solfifere, presenta movimenti franosi che allo stato sono oggetto di diverse proposte di tutela, nonché sottoposte a vincolo. Quasi nella sua totalità, la rupe è stata acquisita, al patrimonio comunale di Cerenzia con destinazione "Parco Archeologico".
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