Italia. Dalle Dolomiti alla Sila. A vedere le stelle
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Le mete ideali per assistere allo spettacolo delle Perseidi nella prossima notte di San Lorenzo. Dall'Astrovillaggio della Val d'Ega ai cieli "certificati" per lo scarso inquinamento luminoso
di ISA GRASSANO
«Se le stelle, anziché brillare continuamente sopra le nostre teste, fossero visibili solo da un particolare luogo del pianeta, tutti vorrebbero andarci per assistere allo spettacolo». Era una frase che amava pronunciare Margherita Hack. E come darle torto? Lo sguardo che scruta il cielo, torna a creare lo stato d'animo degli uomini che vissero in secoli lontani, affascinati dalle stelle. E il viaggio nella profondità del cielo è un rito che torna puntuale ogni notte di San Lorenzo quando lo sciame di Perseidi (la caduta delle stelle è da imputarsi al passaggio, all'interno dell'orbita visiva terrestre, degli asteroidi della costellazione Perseo) diventa l'occasione per esprimere i desideri più nascosti e affidarli al buio. Dove è meglio trovarsi il 10 agosto per praticare lo "star-watching"? Senza andare troppo lontano: in Italia, da nord a sud, si moltiplicano gli eventi a tema che permettono di stare con il naso al'insù. In Val D’Ega, in mezzo alle Dolomiti, c’è il primo Astrovillaggio d’Europa. I due paesi di Collepietra e San Valentino ospitano meridiane, punti informazioni astronomiche, l’unico Osservatorio dell’Alto Adige e un Planetario dove toccare il cielo con un dito grazie a strumenti ottici 3D e un sistema acustico speciale. Per questo motivo gli alberghi, da queste parti, festeggiano San Lorenzo con offerte speciali ).
Luogo fortemente “energetico” Montebelli Agriturismo e Country Hotel di Caldana (GR). Tra antichi siti etruschi e rispetto assoluto della natura (ci troviamo in una tenuta a coltivazione biologica) lo scambio cosmico è assicurato. Uno degli angoli che consente la miglior visuale è la Grande Quercia, simbolo della zona. E per i più avventurosi, il magico labirinto, nel quale lasciarsi guidare dalla luce delle stelle.
Per fare una buona "pesca" stellare, ci sono luoghi addirittura certificati. Tra questi l'area che circonda l’Hotel Castello di Petroia, antico maniero abbarbicato su una collina tra Gubbio e Perugia. Il suo cielo ha ottenuto la certificazione Gold da Astronomitaly, prima rete di turismo astronomico formata da un gruppo di esperti che cercano i luoghi migliori per puntare il telescopio verso la volta celeste. In attesa di cogliere i granelli di polvere di cometa si cena tutti insieme all'aperto: l'appuntamento goloso è con le grigliate astronomiche con chianina e bruschette. Dopo la cena, l’appuntamento show con gli esperti del team Astronomitaly che raccontano tutto sulle meteore più attese dell’anno.
Di recente si è aggiudicato l’ambito riconoscimento di "cielo più bello d’Italia" pure il comune trentino di Ossana nella Val di Sole dove è stata individuata la località Valpiana, una vasta area naturalistica affiancata da un torrente con numerosi sentieri naturalistici.
Un'altra terra promessa per gli astrofili è la Basilicata, un angolo di mondo dove i grandi spazi danno l'idea che il manto blu tocchi la terra. Privilegiate sono le Piccole Dolomiti Lucane: l'orografia e la mancanza di ostacoli visivi ad ampio raggio sono condizioni ideali, perfino se si preferisce compiere le esplorazioni ad occhio nudo. Adagiata tra le queste rocce c'è Pietrapertosa, uno dei paesi più alti della regione e tra i borghi più belli d'Italia: salendo al castello del primo decennio dell’XI secolo posto su un costone roccioso sembra quasi di poter toccare le stelle. Un'occasione anche per ammirare questo fortilizio, recentemente ristrutturato, utilizzato prima dai Saraceni, guidati da Bomar, e successivamente dai Normanni-Svevi.
Il Parco Nazionale della Sila, candidato a diventare Patrimonio dell’Umanità Unesco, custodisce una volta celeste ancora quasi del tutto incontaminata, scrigno di preziosi gioielli celesti che aspettano solo di essere scoperti e ammirati. Da non perdere la manifestazione “Sotto i cieli del Parco” giunta alla IX edizione, organizzata dall'Associazione Star Freedom Onlus in collaborazione con l'Ente Parco (ingresso gratuito). L'obiettivo è creare un parallelismo tra la tutela e la valorizzazione del cielo e quella della protezione e promozione dell’ambiente naturale. Ben tre le giornate di spettacoli al Planetario Star Freedom (un planetario digitale itinerante con cupola di sei metri di diametro), quattro invece le serate osservative in altrettante località del Parco (calendario e località su sito www.starfreedom.it).
Altra tappa è il parco Archeologico di Elea-Velia, culla del Cilento antico in provincia di Salerno, con una cinta muraria di ben cinque chilometri. Qui va in scena VeliaTeatro, la rassegna sulla espressione tragica e comica del teatro antico (fino al 28 agosto). Una serata intensa con un occhio al palcoscenico all'aperto e uno al cielo. Giovedì 10 si rivive il mito di Orfeo, con "lei dunque capirà" di Claudio Magris (regia di Antonio Calenda), e la sua storia d'amore con Euridice. Del resto, l'osservazione delle stelle da sempre ha una visione romantica, sperando di non dover dire come le ninfe e i pastori: "Ahi, stelle ingiuriose, ahi cielo avaro".
Area 21 in Puglia è considerato il miglior sito osservativo per gli astrofili nella zona di Ruvo di Puglia, collocato a 650 metri sul livello del mare.
La notte nel Parco Nazionale della Sila
Ma anche le città offrono degli spazi al riparo da illuminazioni, neon e luci artificiali, per orientarsi nel cielo e scoprire così Vega, la Chioma di Berenice, Deneb o l'Orsa Maggiore. A Milano si fa tappa al Planetario Hoepli (www.comune.milano.it) in corso Venezia (alle 21) per un'osservazione guidata del cielo "Stelle e desideri: San Lorenzo's night", mentre per tentare di cogliere una stella dal vero vale la pena prenotare una salita sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele II, a 36 metri di altezza. A Roma ci si ritrova negli spazi dell'ex dogana, nel quartiere di San Lorenzo, dove è stato allestito una casa temporanea in sostituzione del Planetario all'Eur chiuso per lavoro. Si è proiettati in un emozionante tuffo cosmico senza rete, tra telescopi, pianeti, galassie e ammassi stellari. In poche ore si sorvolare le valli di Marte, si attraversano gli anelli di Saturno, si orbita attorno ad eteree nebulose e circumnavigare la Via Lattea.
Infine ancora più fortunato chi trascorre questa giornata al mare: pare che il desiderio raddoppi quando la stella si riflette in acqua. E allora all’Hotel Aquadulci (www.aquadulci.com) a Chia, in provincia di Cagliari, c’è una delle più sontuose spiagge sarde, la bianca Su Giudeu, uno specchio selvaggio e con un immenso pezzo di cielo sopra che si raggiunge camminando su una lunga passerella in legno. Tutto intorno ginepri, mirti, lavanda, per un’esperienza unica, silenziosa e profumata. Aveva ragione Fabrizio Caramagna quando ha scritto: «mi domando che cosa manca alla vita, quando in una notte d'estate il sospiro delle stelle apre le finestre e vi butta dentro il profumo del mare».